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I software della Creative Suite di Adobe non sono noti soltanto per i potentissimi strumenti di cui sono caratterizzati, ma anche per una certa avidità di risorse che li contraddistingue, tuttavia esistono dei piccoli consigli per rendere la performance più soddisfacente e il workflow più veloce. Ecco quindi qualche consiglio per il noto programma di fotoritocco.
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Storia e cache: quando si lavora con Photoshop, viene elaborata una cache cronologica delle azioni che si compiono, così che sia possibile tornare indietro nel tempo qualora una modifica non fosse gradita. Più sono numerosi i passaggi che il software deve memorizzare, minori sono le performance, perché la funzione storia sfrutta avidamente la memoria RAM. Si può tuttavia correggere questo valore a piacimento dalla sezione Prestazioni delle Preferenze, agendo sui menu a tendina Stati Storia e Livelli Cache;
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Gestione della RAM e della GPU: sempre dal menu citato poc’anzi, è possibile anche indicare come Photoshop debba ricorrere alle risorse hardware del computer. Nel riquadro della RAM, si può aumentare o diminuire il quantitativo massimo di memoria volatile sfruttabile dal programma, anche se si consiglia di non scendere al di sotto del 70% sul totale. Dal riquadro GPU, invece, si potrà decidere di abilitare Photoshop all’accelerazione hardware, un fatto molto comodo per quelle schede grafiche abilitate;
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Memoria virtuale: se la macchina in uso fosse dotata di poca memoria RAM, si può optare per un disco di memoria virtuale. Pur non assicurando le stesse prestazioni, può comunque migliorare sensibilmente la reattività del software Adobe soprattutto su computer già al limite delle loro possibilità. Sempre dalla finestra delle Prestazioni, si abiliti allora la funzione e si scelga un hard disk veloce in lettura e scrittura, meglio se interno;
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Preview dei font: chi lavora normalmente con la grafica, sarà solito avvalersi di moltissimi font da abbinare ai propri layout. Questi, mostrati in modalità anteprima nell’apposito menu a tendina di Photoshop, possono però rallentare il programma. Dal sottomenu Dimensione Anteprima Testo del menu Testo, allora, basterà disattivarne la preview;
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Disabilitare le thumbnail: anche l’abilitazione delle piccole immagini d’anteprima per livelli e canali può rallentare Photoshop. Dalle opzioni del pannello in uso, di conseguenza, si consiglia di spuntare l’opzione per disattivare le thumbnail;
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Svuotare la memoria: quando si opera su progetti lunghi e di grandi dimensioni, Photoshop può via via rallentare a causa dell’aumento delle risorse occupate in RAM, come già spiegato per la storia e la cache. Per cancellare al volo il contenuto della RAM, come ad esempio i passaggi intermedi utilizzati per la funzione Passo Indietro, dal menu Modifica si scelga l’opzione Svuota Memoria;
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Pulire i pannelli: nel corso dei mesi, se non degli anni, l’utente aggiunge al programma una miriade di opzioni personali, dai pennelli alle azioni, dai gradienti alle patch e così via. È buona norma, allora, resettare i pannelli in uso di tanto in tanto, così da non sovraccaricare il software. Ipotizzando di agire sul pannello dei pennelli, basterà accederne alle funzioni avanzate e scegliere le impostazioni di reset;
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Riportare Photoshop alle impostazioni di default: vi è un trucco per riportare il software di Adobe alle impostazioni originale, quelle della prima installazione. All’avvio del programma, si prema ALT+CTRL+SHIFT (Windows) o COMMAND+OPTION+SHIFT (Mac), si aprirà una finestra di dialogo per il reset.
Buon lavoro a tutti.
Francesco // 18-03-2013 // Software